Quali sono le differenze fra l’acqua dell’acquedotto e quella di un purificatore a osmosi inversa? Come verificarle?
Siamo sempre più attenti alla salute e alle tematiche ambientali: una crescente percentuale di italiani preferisce adottare pratiche green, anche in tema di consumi. L’acqua è uno degli argomenti clou: come riuscire a combinare il legittimo desiderio di bere un’acqua pura e salubre senza acquistare bottiglie di plastica, notoriamente inquinanti? La soluzione è installare un purificatore a osmosi inversa sotto il lavello della cucina, così da avere la migliore acqua possibile sempre a disposizione. Ma quali sono le differenze fra l’acqua di rete e quella di un purificatore a osmosi inversa? Come verificare cosa cambia fra acqua di rete e acqua osmotizzata?
Acqua di rete e acqua purificata con l’osmosi inversa, cosa cambia?
L’acqua trattata da un purificatore a osmosi inversa e l’acqua dell’acquedotto possono presentare alcune differenze sostanziali. Ecco alcuni esempi:
- Composizione chimica
L’acqua degli acquedotti italiani, pur essendo generalmente di buona qualità, contiene una serie di sostanze chimiche, come il cloro, che vengono utilizzate per disinfettare l’acqua stessa. Nel processo di osmosi inversa, invece, la maggior parte di queste sostanze viene rimossa, lasciando l’acqua più pura e priva di contaminanti.
- Minerali
In Italia l’acqua degli acquedotti può contenere una quantità variabile di minerali, come calcio, magnesio e potassio, che influiscono sul sapore e sulla qualità dell’acqua. Attraverso l’osmosi inversa, invece, gran parte di questi minerali viene eliminata e poi reintrodotta in quantità ottimali.
- pH
Il pH dell’acqua di rete in Italia può variare a seconda della zona geografica. Nel processo di osmosi inversa, invece, il pH dell’acqua può essere portato a valori ideali, gli stessi del latte materno per esempio.
In generale, l’acqua prodotta da un depuratore a osmosi inversa è di qualità superiore rispetto all’acqua dell’acquedotto, poiché la quasi totalità dei contaminanti viene rimossa nel processo di trattamento. In questo modo, oltre alla salubrità, ne beneficiano anche il gusto e l’odore, rendendola perfetta da bere e per cucinare.
Test da effettuare a casa
Come è possibile effettuare una comparazione dell’acqua prodotta da un depuratore a osmosi inversa con quella di rete? Certo, in commercio esistono dei kit per la misurazione dell’acqua, ma si possono condurre dei facili test casalinghi – divertenti anche per i bambini – che rivelano subito le differenze fra le due tipologie di acqua.
Test del pentolino
- Si mettono due pentolini sul fuoco, uno riempito con acqua di rete e il secondo con acqua osmotizzata.
- Si fa bollire l’acqua sino alla completa evaporazione.
- Il pentolino con l’acqua di rete sarà rivestito da una patina di calcare; quello con l’acqua osmotizzata sarà perfettamente pulito.
Test del tè
- Si mette una bustina di tè in due tazze, una riempita con acqua di rete e l’altra con acqua osmotizzata.
- Nella tazza con acqua di rete il tè diventa scurissimo. Questo accade perchè il tè macchia, colorando tutte le sostanze che ci sono all’interno dell’acqua, facendolo diventare molto più scuro.
- Nella tazza con l’acqua l’acqua osmotizzata il the rimane molto più chiaro e il suo sapore più delicato.
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