Piombo nell’acqua: perchè accade, quali rischi e come risolvere il problema?
Sappiamo tutti benissimo che l’acqua degli acquedotti italiani è controllata e monitorata. Pressoché in tutto il Paese la rete idrica assicura un servizio di qualità. Però è altrettanto vero che capita di leggere sui giornali di casi di acqua contaminata da metalli pesanti, in particolare il piombo. Insomma, non si tratta di eventi così rari. Come è possibile? Ma soprattutto, come fare per mettersi al riparo da questo rischio?
Per legge, la quantità consentita di metalli pesanti nell’acqua potabile è fissata in valori che mettono al sicuro la salute (per il piombo è di 10 microgrammi a litro). E i controlli vengono effettuati di continuo. Eppure, ancora oggi capita che si verifichi questa evenienza. Come è possibile che l’acqua sia contaminata da elementi quali piombo, mercurio e arsenico, che possono rappresentare un rischio per il benessere?
Dove si trovano le tracce di piombo
La presenza di metalli pesanti nell’acqua del rubinetto in Italia (o in qualsiasi altra parte del mondo) può essere dovuta a diversi fattori, nonostante le verifiche regolari sulla qualità dell’acqua. Ecco alcune delle ragioni per cui potrebbe presentarsi questa problematica.
- Per quanto riguarda il nostro Paese, la causa principale è da attribuirsi a vecchie infrastrutture. In alcune aree e soprattutto in edifici antichi – pensiamo ai centri storici delle città d’arte e ai piccoli borghi medievali – le tubature ormai obsolete potrebbero contenere materiali che rilasciano metalli pesanti nell’acqua, come il piombo appunto. Se le condutture sono in cattive condizioni o se sono state installate molti anni fa, il rischio di contaminazione può aumentare.
- Ancora, fino a poche decine di anni fa il piombo veniva utilizzato anche per realizzare i rubinetti: in dimore antiche, potrebbe presentarsi anche questo rischio. Va poi ricordato che la maggior parte dei metalli pesanti esiste in natura, e quindi nel terreno sia per composizione geologica sia per intervento dell’uomo e delle industrie. E in casi estremi questi potrebbero insinuarsi in tubature in cattive condizioni.
Che fare?
Se si ha il dubbio che nell’acqua ci possa essere del piombo, la prima facile regola da mettere in atto è quella di lasciar aperto il rubinetto e far scorrere l’acqua per qualche minuto. Non è un comportamento ecologico, però permette di “lavare” la maggior parte delle tracce di questa sostanza potenzialmente pericolosa.
Il sistema più efficace per rimuovere ogni particella di metallo, però, è la depurazione. In particolare, i purificatori che adottano la tecnologia dell’osmosi inversa sono risultati i più performanti. Le membrane semimpermeabili di questi dispositivi, infatti, sono in grado di trattenere tutti gli elementi sgraditi, anche quelli di dimensioni microscopiche.
Insomma, se si teme che le tubature della propria casa siano vecchie o non perfettamente efficienti, conviene installare un purificatore d’acqua sotto il lavello della cucina. In questo modo si avrà la certezza di bere un’acqua perfettamente pura, che davvero fa bene alla salute.
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