E’ vero che un purificatore a osmosi inversa fa risparmiare?
La recente notizia che in Lombardia, secondo i dati di Greenpeace Italia, siano presenti i Pfas nell’acqua di rete ha fatto preoccupare molti italiani. Se il dato verrà confermato, significa che la nostra rete idrica – come tutti i luoghi del mondo, purtroppo – è contaminata dalle microplastiche. E non ci sarebbe ragione di pensare che le cose siano diverse nelle altre Regioni del Paese. Proprio per questo genere di informazioni, sono sempre di più i nostri connazionali che si orientano sull’acquisto e l’installazione in cucina di un purificatore d’acqua a osmosi inversa, la tecnologia che più delle altre assicura la rimozione di ogni inquinante dall’acqua che beviamo.
Se si sa per certo, con prove scientifiche, che il purificatore a osmosi inversa funziona perfettamente nel “ripulire” l’acqua rendendola purissima, ci sono però ancora dei dubbi sull’investimento economico richiesto per questo dispositivo. In sintesi, è vero che il purificatore a osmosi inversa si ripaga nel breve-medio periodo? La risposta è sì.
I conti “veloci”
Prevedere una stima di quanto si possa risparmiare installando un purificatore a osmosi inversa rispetto all’acquisto di acqua imbottigliata è un calcolo veloce. Una persona consuma in media, solo per bere, 2 litri di acqua al giorno: considerando una famiglia media di 4 persone, il consumo sale a 8 litri al giorno. Che, in un anno, fanno 2.920 litri, l’equivalente di 1.460 bottiglie di plastica da 2 litri. Fissando a 50 centesimi il costo medio di ciascuna bottiglia, si arriva a una spesa di 730 euro all’anno per comperare le bottiglie. E’ evidente che in poco tempo il costo di un depuratore viene ammortizzato.
Tra l’altro, l’acqua prodotta dal purificatore può essere utilizzata anche per cucinare, fare la pasta, preparare tè o caffè o ancora lavare in sicurezza frutta e verdura. A tutto vantaggio della salute. Le bottiglie, invece, richiedono un costo-tempo per il solo fatto di doverle comprare, trasportare, sistemare in casa…
La plastica che immettiamo nell’ambiente ha un prezzo
L’enorme quantità di plastica immessa nell’ambiente, e che continuiamo a produrre, ha un costo altissimo. E le evidenze di questi ultimi periodi ce lo stanno dicendo forte e chiaro. La plastica e il suo smaltimento sono un problema gigantesco, che avrà costi anche economici – e non solo riferiti alla salute – su tutta la collettività. Iniziare a eliminare le bottiglie, avendo a casa la migliore acqua possibile, è un investimento per se stessi e per il futuro del Pianeta.
Acqua di scarto? Non più
Una delle più comuni obiezioni che si sente riferire ai purificatori d’acqua a osmosi inversa è che produrrebbero “acqua di scarto”. Secondo questi “falsi miti” non erogherebbero tutta l’acqua, ma ne tratterrebbero una parte nel serbatoio. Non è più vero: oggi i moderni purificatori hanno un funzionamento sofisticato ed ecologico, che non spreca nemmeno una goccia d’acqua. Altro risparmio da considerare.
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